Intelligenza Artificiale e Studio Professionale: il racconto di un evento all’Ordine dei Dottori Commercialisti di Monza

Il 4 dicembre 2025, nella sala conferenze dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Monza, abbiamo tenuto un corso di formazione che ha visto la partecipazione attiva di circa 80 professionisti. Un pomeriggio fitto di stimoli che ha avuto come protagonista l’intelligenza artificiale applicata al mondo dello studio professionale, con l’obiettivo di fornire strumenti concreti per affrontare la trasformazione digitale e coglierne le opportunità.

Di seguito i risultati di due domande poste alla platea per conoscere quali strumenti di intelligenza artificiale sono applicati in studio e con quale scopo:

Perché parlare di AI negli studi professionali?

La digitalizzazione non è più un’opzione, ma una necessità. Gli studi di commercialisti, consulenti del lavoro e avvocati si trovano oggi ad affrontare una crescente complessità normativa, esigenze di compliance sempre più stringenti e una pressione costante sulla produttività. L’evento è stato l’occasione per presentare piattaforme, prompt e casi pratici che aiutano i professionisti a lavorare meglio, con meno burocrazia e più metodo, grazie a soluzioni integrate che spaziano dall’organizzazione interna fino alla consulenza ad alto valore aggiunto.

Un viaggio tra tecnologia, normativa e casi reali

La giornata si è aperta la nostra presentazione  di C2Web Studio, business unit specializzata nell’affiancare gli studi professionali nella transizione digitale. L’approccio proposto parte dall’analisi del funzionamento interno dello studio, identificando le aree di miglioramento – dalla gestione dei mandati alla fatturazione, dal controllo dei costi alla compliance, fino alla formazione in materia di privacy, antiriciclaggio e certificazioni come la UNI 11871 e la UNI PDR 125:2022. Il valore aggiunto? Un unico interlocutore che accompagna il professionista dall’audit iniziale alla gestione tecnologica quotidiana.

AI Generativa: come funziona, cosa può fare e quali sono i limiti

La prima parte dell’evento si è focalizzata sul funzionamento dell’intelligenza artificiale generativa, spiegando in modo semplice e accessibile i principi che la regolano. Sono stati illustrati i modelli di AI che, attraverso l’addestramento su enormi quantità di dati, sono in grado di generare testi, proporre soluzioni e automatizzare compiti amministrativi e contabili. Tuttavia, sono stati evidenziati anche i limiti: la mancanza di vero “ragionamento”, i rischi di bias, l’opacità dei processi decisionali (black box) e la necessità di utilizzare questi strumenti con consapevolezza.

Il quadro normativo: GDPR, AI Act e la compliance

Ampio spazio è stato dedicato alle implicazioni normative dell’uso dell’AI negli studi professionali, con un’analisi dettagliata di GDPR e AI Act. La normativa europea richiede attenzione non solo alla privacy dei dati trattati, ma anche alla trasparenza, alla documentazione delle scelte e all’adozione di misure di sicurezza proporzionate al rischio. È stato sottolineato come la compliance non sia un mero adempimento formale, ma una leva per differenziarsi sul mercato e rafforzare la fiducia di clienti e stakeholder.

Piattaforme, prompt e strumenti: Microsoft Copilot, Perplexity AI e NotebookLM

Il cuore pratico della presentazione ha visto la dimostrazione di alcune delle piattaforme più innovative per il supporto ai professionisti: Microsoft Copilot, Perplexity AI e NotebookLM. Si è parlato di come strutturare i prompt per ottenere risposte precise, come integrare strumenti di AI con i software di studio e come sfruttare funzionalità avanzate per la ricerca, la gestione dei dati, l’automazione contabile e la redazione di documenti.

Microsoft Copilot: presentato come uno strumento affidabile e versatile, Copilot si distingue per la capacità di riconoscere, sintetizzare e valorizzare informazioni provenienti da diverse fonti aziendali, grazie alla combinazione di modelli di intelligenza artificiale sia specializzati che generalisti. Durante l’evento sono state illustrate alcune delle integrazioni più rilevanti con le applicazioni della suite Microsoft 365, sottolineando il valore aggiunto per gli studi professionali.

• Outlook: Copilot facilita la gestione della posta elettronica, suggerendo risposte rapide, riassumendo lunghe conversazioni e organizzando appuntamenti o attività direttamente dalle email. Questo permette ai professionisti di risparmiare tempo e ridurre il rischio di errori nelle comunicazioni quotidiane.
• Word: È stata mostrata la creazione guidata di un contratto di affitto partendo da un template predefinito. Copilot aiuta a redigere documenti complessi, suggerendo formulazioni adeguate, integrando clausole specifiche e personalizzando il testo in base alle esigenze del cliente, garantendo coerenza e conformità normativa.
• Excel: L’integrazione con Copilot consente di analizzare rapidamente grandi moli di dati, generare report dinamici, individuare trend e anomalie, oltre a suggerire formule e automazioni per la gestione contabile e finanziaria, ottimizzando così i processi di controllo di gestione.
• PowerPoint: Copilot supporta la creazione di presentazioni efficaci partendo da semplici tracce o appunti, trasformandoli in slide strutturate, con suggerimenti su layout, grafici e testi, velocizzando la preparazione di report, relazioni e materiali formativi.

Perplexity AI: definita come un “motore di risposte” che va oltre la classica ricerca online, sintetizzando informazioni da fonti affidabili e restituendo risposte chiare e verificabili, utili soprattutto per la consulenza rapida e l’analisi di mercato.

NotebookLM: la piattaforma che permette di lavorare su un corpus di fonti caricato dall’utente, riducendo il rischio di errori e garantendo una tracciabilità totale delle fonti utilizzate, ideale per chi deve produrre report, guide di studio o analisi complesse.

Sono stati mostrati esempi pratici di automazione della parcellazione, gestione intelligente dei flussi di lavoro, controllo di gestione, gestione della privacy e della formazione interna.

Prompt engineering: l’arte di dialogare con l’AI

Un passaggio cruciale è stato dedicato alla costruzione dei prompt, ovvero il modo in cui si interagisce con i modelli di AI per ottenere risultati utili e affidabili. I partecipanti hanno potuto vedere come un prompt ben strutturato – contestualizzato, con obiettivi chiari e output definiti – possa fare la differenza tra una risposta generica e una consulenza su misura. Sono state illustrate anche tecniche avanzate come l’assegnazione di ruoli, la definizione del tono di voce, la fornitura di esempi e la richiesta di chiarimenti all’AI per affinare la qualità delle risposte.

Conclusioni: una nuova identità per la professione

Il corso all’Ordine dei Dottori Commercialisti di Monza ha rappresentato non solo un momento di formazione tecnica, ma anche un’occasione di confronto e visione per il futuro della professione. La sensazione che si respira è quella del “non è la fine di un viaggio, ma l’inizio di un nuovo percorso” in cui l’intelligenza artificiale, usata con metodo, consapevolezza e rispetto delle regole, diventa alleata strategica per la crescita e la competitività dello studio professionale.